Il Canada potrebbe diventare neutrale dal punto di vista delle emissioni di carbonio entro il 2040

Il Canada è una delle nazioni leader dell'emisfero occidentale: livello di libertà, successo economico, appartenenza a organizzazioni internazionali.

Il Paese, ovviamente, guarda al futuro: uno dei suoi obiettivi più ambiziosi è quello di diventare a zero emissioni di carbonio entro il 2050. Tuttavia, le sfide da affrontare sono molte.

Il Canada sta costruendo un enorme oleodotto attraverso il Paese che è diventato cinque volte più costoso del previsto. E gli incendi boschivi, iniziati in Alberta e poi diffusisi in Quebec e Nuova Scozia, sono terribilmente dannosi per l'ambiente.

Tuttavia, il Ministro delle Risorse Naturali Jonathan Wilkinson ha assicurato che in ogni caso il Canada non solo è in grado di rispettare il Piano 2050, ma anche di superarlo. L'obiettivo attuale del governo canadese è quello di raggiungere le emissioni zero, ovvero il punto in cui la quantità di gas serra, la ben nota CO2, è pari alla quantità di CO2 che può essere "rimossa" dall'aria.

Il Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC) svolge un ruolo enorme nella risoluzione dei grandi problemi ambientali. Si tratta di un gruppo di esperti influenti che offrono soluzioni ai problemi ambientali globali.

Inoltre, due mesi fa, a seguito del loro rapporto, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, il portoghese Antonio Gutteres, ha chiesto un leggero "spostamento" del calendario del Piano 2050, in modo che i Paesi sviluppati possano raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040.

"Siamo chiari: arrivare allo zero netto in un'economia come quella canadese, che è grande e fredda, non è semplice", ha aggiunto il ministro. "Il nostro obiettivo è il 2050. Ma siamo sempre, come ho detto, alla ricerca di modi per accelerare i progressi che possiamo fare".

Illustrando il suo discorso con un esempio, il ministro ha detto che Alberta ha rifiutato di utilizzare il carbone nella provincia prima del previsto.