Un genitore canadese fa causa a Fortnite

Come può l'hobby di un bambino causare una causa e anche più di una volta

Un genitore della British Columbia insieme ad altre famiglie ha intentato una causa collettiva contro i produttori del videogioco Fortnite. Il genitore ha affermato che il popolare videogioco è stato intenzionalmente progettato per creare la massima dipendenza possibile.

Fortnite è un gioco gratuito da installare che trae la maggior parte delle sue entrate dagli acquisti di gioco. È possibile migliorare i personaggi, modificarne l'aspetto, acquistare vestiti, accessori e accedere a determinati livelli di gioco.

Nella causa depositata presso la Corte Suprema di B.C., la querelante, identificata solo come A.B., sostiene che il gioco provoca la dipendenza del figlio dal gioco e arricchisce l'azienda: la valuta del gioco può essere acquistata con denaro reale, e i progetti e le ricompense per le missioni incoraggiano i giocatori a tornare ancora e ancora.

A.B. sostiene che suo figlio ha iniziato a giocare a Fortnite sulla Play Station, poi ha iniziato a fare acquisti nel gioco, ha aggiunto il gioco al suo telefono e al suo computer. A.B. afferma che Epic Games "ha ricevuto il pagamento di numerosi addebiti" effettuati sulla sua carta di credito senza la sua autorizzazione.

Epic Games afferma che l'azienda dispone di "account cabinati" dal 2022, che consentono ai genitori di monitorare le ore di gioco dei figli, di limitare gli acquisti e il limite di spesa giornaliero per i giocatori di età inferiore ai 13 anni e di annullare istantaneamente gli acquisti.

Finora nessuna delle accuse è stata provata in tribunale.

Nel 2019 è stata avviata una causa simile contro il gioco Fortnite da parte di alcuni genitori del Québec. Secondo il fascicolo, a uno dei ragazzi è stata diagnosticata una dipendenza. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha riconosciuto questo tipo di dipendenza, il disturbo da gioco d'azzardo, come malattia nel 2018.

Nel tentativo di appello della class action del Québec, gli avvocati di Epic hanno sostenuto che le affermazioni secondo cui i bambini sarebbero diventati dipendenti da Fortnite erano "basate su mere speculazioni" e che non esiste un consenso scientifico sulla cyber-dipendenza.