Il sistema sanitario canadese soffre di carenza di personale
Il numero di posti di lavoro non coperti nel sistema sanitario nazionale è raddoppiato da quando è iniziata la pandemia COVID-19.
Statistics Canada (StatCan) riferisce che il numero di posti di lavoro vuoti nel sistema sanitario del Paese è più che raddoppiato dall'inizio della pandemia di coronavirus. Allo stesso tempo, il personale sanitario ha fatto più straordinari e si è messo in malattia.
Il rapporto, pubblicato la scorsa settimana, evidenzia come gli operatori sanitari stiano affrontando le loro responsabilità professionali attraverso le difficoltà della pandemia COVID-19.
Nell'ultimo trimestre dello scorso anno, erano disponibili 95.800 posti di lavoro nel settore sanitario. Due terzi dei posti vacanti erano per infermieri e operatori di supporto. Si tratta di più del doppio dei 40.100 posti vacanti nel quarto trimestre del 2019.
Gli operatori sanitari lavorano di più in eccesso. Mentre nel 2019 l'operatore sanitario medio lavorava 7 ore a settimana, nel 2022 lavorerà più di un giorno intero — 8,6 ore a settimana. Gli operatori sanitari hanno anche preso più giorni di malattia. Rispetto al 2019, nel 2022 gli operatori sanitari hanno perso un'intera settimana di lavoro in più per malattia: 5-6 giorni di malattia in più sono stati presi dagli iscritti ai sindacati, mentre i lavoratori non iscritti hanno preso in media 5 giorni di malattia in più rispetto al 2019.
Il presidente dell'Associazione canadese degli infermieri Sylvain Brousseau avverte che la situazione peggiorerà se non si interviene.
"(Gli infermieri) lasceranno il sistema sanitario e lavoreranno in altri settori. E l'impatto è il rischio per la qualità e la sicurezza dei pazienti", ha dichiarato Sylvain Brousseau a Global News.
Stephen Lewis, professore di politica sanitaria alla Simon Fraser University, definisce la situazione attuale una "tempesta perfetta" per una forza lavoro demotivata e stanca. Inoltre, dato che le tendenze del sistema sanitario si stanno chiaramente esacerbando a vicenda, la carenza di personale potrebbe significare che gli operatori sanitari in servizio dovranno fare ancora più straordinari, il che potrebbe portare al burnout o a problemi di salute. Secondo Lewis, la situazione del personale nel sistema sanitario canadese è "al limite della crisi".
Allo stesso tempo, in alcune regioni del Canada si è registrato un aumento degli studenti iscritti ai programmi di infermieristica. In altre parole, la carenza non è dovuta al fatto che nessuno vuole lavorare nel settore sanitario. Lewis suggerisce che il problema potrebbe essere rappresentato dalle condizioni di lavoro della forza lavoro infermieristica, che costringono gli operatori a lasciare il posto. A suo avviso, la soluzione potrebbe essere una chiara distribuzione delle responsabilità professionali: ogni operatore sanitario deve svolgere il lavoro per cui è stato formato.
Secondo un rapporto di StatCan, il numero di assenze del personale infermieristico è diminuito nel 2021. Tuttavia, questa tendenza non è proseguita nel 2022. Al contrario, il numero ha ricominciato a salire.
Gli esperti ritengono che tutti i fattori che influiscono negativamente sul numero di operatori sanitari nel Paese esistessero già da molto tempo prima del 2019. La pandemia COVID-19 li ha solo esacerbati.
Rosalie Wyonch, analista delle politiche sanitarie del C.D. Howe Institute, afferma che se non si affrontano i problemi attuali si aggraverà la carenza di personale, mettendo a dura prova un sistema sanitario molto importante per l'intero Paese.
"Abbiamo una popolazione in crescita, una popolazione che invecchia e una domanda che cresce e che attualmente non è soddisfatta. Dobbiamo trovare un modo diverso per soddisfare questa domanda", afferma Wyonch.
