"Devo rivolgermi a lei in francese o in inglese?".
La questione delle lingue in Canada è tornata all'ordine del giorno.
Recentemente abbiamo scritto che il turismo canadese continua a guadagnare slancio e ha quasi raggiunto i livelli pre-COVID. L'eliminazione delle restrizioni ai viaggi e ai voli sta incoraggiando i canadesi a viaggiare da una parte all'altra del loro Paese.
Tuttavia, i canadesi francofoni si trovano sempre in difficoltà: non sempre è possibile fornire loro servizi nella lingua che preferiscono, che si tratti di viaggi in aereo, in auto o in treno.
Questo problema viene nuovamente affrontato da Raymond Theberge, Commissario per le lingue ufficiali. Egli ha già portato la questione all'attenzione dei responsabili: finora, in un Paese in cui due lingue sono riconosciute come lingue ufficiali, i servizi non vengono forniti ai cittadini in queste due lingue ufficiali.
Dopo oltre due anni di pandemia COVID-19, i canadesi hanno finalmente potuto tornare a un certo grado di normalità e riprendere le attività che erano state sospese a causa delle restrizioni sanitarie legate alla pandemia. Questa normalità, tuttavia, ha messo in evidenza le questioni relative alla lingua ufficiale che ho ripetutamente sollevato in passato, ma che sono ancora molto presenti", ha dichiarato Theberge ai giornalisti martedì dopo aver presentato il suo rapporto annuale.
Il suo rapporto dello scorso anno mostra che Air Canada ha ricevuto il maggior numero di reclami su questo tema. Le lamentele tendono a riguardare la mancanza di servizi e personale bilingue. Il rapporto evidenziava anche la mancanza di segnaletica in inglese e francese e l'assenza di sistemi di prenotazione multilingue.
Tra l'aprile 2022 e la fine di marzo sono stati presentati 495 reclami contro istituzioni di viaggio regolamentate a livello federale, di cui 276 riguardanti Air Canada, ha dichiarato Theberge.
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