Continuano le proteste contro le restrizioni epidemiologiche in Canada
A Ottawa la manifestazione per la libertà di questo fine settimana è stata pacifica, ma a Calgary manifestanti e contro-protesisti si sono scontrati.
Circa 100 manifestanti si sono riuniti il 26 febbraio all'angolo di Wellington Street e Booth Street nella capitale canadese Ottawa, dove uno sciopero dei camionisti che ha portato il primo ministro Trudeau a dichiarare brevemente uno stato di emergenza in tutto il paese è continuato per tre settimane. Gli organizzatori e i partecipanti del Freedom Convoy sono ancora sotto processo, la città sta contando i danni, ma i manifestanti non si arrendono e chiedono ancora l'abolizione delle vaccinazioni obbligatorie e del regime delle maschere.
I residenti del centro di Ottawa, che avevano già presentato una class action contro i facinorosi durante una manifestazione ininterrotta di tre settimane, si sono incontrati lo stesso giorno per discutere ulteriori azioni — ma altrove, a Minto Park. A Calgary, provincia dell'Alberta, i contro-protesisti hanno agito in modo più deciso, con 35 persone che hanno ostacolato la marcia settimanale, tenendo in mano cartelli con scritto "Go Home", "Read a Book", "I Love Health Workers" e "#FreeDumb", che può essere tradotto come "Free Idiots".
Negli ultimi mesi, migliaia di persone sono scese nelle strade di Calgary ogni sabato per protestare contro le misure di salute pubblica COVID-19 e il governo federale. È già stato annunciato che dal 1° marzo la maggior parte delle restrizioni, compreso il regime delle maschere, sono state revocate, ma ancora centinaia di persone si sono unite alla marcia di protesta.
Nonostante la presenza di agenti di polizia, uno dei manifestanti ha lanciato un fumogeno contro i contro-protesisti mentre passavano. I residenti di Calgary credono che la vita in città sia diventata meno sicura a causa delle costanti manifestazioni, e chiamano i manifestanti egoisti, ma non sono ancora arrivati al punto di intentare una causa.
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