Le imprese chiedono al governo di rendere più facile l'assunzione degli stranieri
Le aziende credono che li aiuterà a compensare le carenze di personale.
La carenza di manodopera è un problema che il Canada ha già affrontato in passato, ma la pandemia lo ha esacerbato. La Federazione canadese delle imprese indipendenti (CFIB) riferisce che più della metà delle piccole imprese soffre di carenza di manodopera, secondo la loro indagine.
Circa un terzo delle piccole imprese dicono che stanno chiudendo o ritardando progetti, cancellando nuovi contratti e perdendo profitti a causa di problemi di personale. E il 16% delle aziende deve spendere di più per trattenere i dipendenti: devono offrire stipendi più alti, orari flessibili e persino pagare dei bonus occupazionali.
Il CFIB nota che aumentare i salari per trattenere i lavoratori non è un'opzione perché l'aumento dei costi per le aziende porterà inevitabilmente all'aumento dei prezzi e all'inflazione.
I dirigenti d'azienda credono che la soluzione più efficace sia quella di automatizzare i processi di lavoro e portare dipendenti dall'estero. Guardando per settore, storicamente i lavoratori stranieri hanno avuto più successo nell'agricoltura e nei servizi professionali. Sono stati anche spesso in grado di affrontare le carenze di manodopera nelle imprese manifatturiere e di vendita al dettaglio, così come nelle istituzioni finanziarie e amministrative.
Nonostante questo, solo il 16% delle aziende intervistate ha risposto che assume stranieri per riempire i posti vacanti. Il fatto è che assumere specialisti stranieri è un processo lungo e costoso che le piccole aziende non possono sempre permettersi.
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