Il quartier generale di Navalny chiede al Canada di imporre sanzioni contro gli oligarchi russi
Gli attivisti dell'opposizione sono pronti a fornire una lista di persone da sanzionare.
Leonid Volkov, il capo dello staff di Alexei Navalny, ha chiesto al governo canadese di imporre sanzioni contro individui che ha chiamato "gli oligarchi di Putin". Secondo Volkov, il congelamento dei loro beni metterebbe sotto pressione il presidente russo.
"Ogni volta che l'Europa o gli Stati Uniti cercano di trovare un compromesso, di stabilire un dialogo, purtroppo Putin lo considera solo un segno di debolezza", dice Volkov.
Crede anche che per Putin il denaro sia "la cosa più importante del mondo" e che il presidente sia stato offeso dalle indagini di Navalny sul suo palazzo, motivo per cui ha ordinato l'avvelenamento dell'oppositore nell'agosto 2020.
Alexei Navalny stesso è in prigione dopo essere stato arrestato all'aeroporto il 17 gennaio al suo ritorno dalla Germania, dove ha trascorso diversi mesi a riprendersi da un avvelenamento.
A marzo, il ministro degli Esteri canadese Marc Garneau ha annunciato sanzioni contro 9 funzionari russi per fare pressione su figure di alto livello del governo che si ritiene siano coinvolte nell'avvelenamento di Navalny, nel suo perseguimento e nella soppressione delle proteste dei cittadini russi.
Volkov ha detto che era importante imporre sanzioni personali contro i funzionari piuttosto che sanzioni economiche contro il paese, che secondo lui permettono al Cremlino di disinformare la popolazione e incolpare i paesi occidentali per il declino economico della Russia, ma ha definito la lista passata "debole".
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