Il Codice penale è stato modificato per quanto riguarda i reati sessuali.
Il Canada ha atteso sei mesi per questo cambiamento.
Le autorità canadesi hanno dato seguito al disegno di legge S-12, che contiene una serie di aggiornamenti al registro dei criminali sessuali e che attendeva l'attenzione dei legislatori dalla primavera. Ora è ufficialmente entrato in vigore e diventato legge. Il governo ha così modificato il Codice penale per rendere il sistema giudiziario più sensibile alle esigenze delle vittime e per rafforzare il Registro nazionale dei criminali sessuali.
Allora, cosa è cambiato?
Il processo di revoca del divieto di pubblicazione è diventato più chiaro e semplice. Negli ultimi anni, è stato criticato per aver impedito alle vittime di parlare delle loro esperienze di violenza sessuale. Chi violava il divieto di pubblicazione — compresa la vittima che parlava del caso ai media, alla famiglia o agli amici — poteva essere perseguito penalmente.
La legge ora richiede il parere della vittima: è opportuno imporre un divieto di pubblicazione? Semplifica inoltre la procedura di revoca del divieto se la vittima non lo desidera più. Inoltre, la legge ora specifica che le vittime che scelgono di mantenere il divieto di pubblicazione per la propria protezione possono condividere le loro informazioni personali in determinate circostanze, come ad esempio nelle conversazioni private e nelle riunioni dei gruppi di sostegno.
La navigazione nel sistema giudiziario è diventata più chiara per le vittime. A partire da oggi, le vittime saranno informate del diritto di ricevere o rifiutare di ricevere informazioni aggiornate sul caso dopo la sentenza. La realizzazione di questo diritto è affidata ai tribunali. Essi dovranno inoltre, su richiesta della vittima, fornire i contatti al Correctional Service Canada affinché la parte lesa possa ricevere tutte le informazioni a cui ha diritto.
Il funzionamento del Registro nazionale dei criminali sessuali (in vigore dal 2004) sta per essere modificato. Finora, nella maggior parte dei casi, gli autori di reati sessuali dovevano autoregistrarsi entro sette giorni dall'ordine del tribunale. Ora l'approccio è cambiato:
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