I paesi ricchi dovrebbero aiutare quelli poveri?
Come il Canada affronta le crisi alimentari.
Il capo di un'agenzia delle Nazioni Unite afferma che i Paesi più ricchi devono aumentare gli aiuti alle nazioni in via di sviluppo. Questo perché Paesi come il Canada sono disposti a fornire aiuti durante crisi già avvenute, mentre noi dobbiamo prevenirle.
"Continuiamo a passare da una crisi alimentare all'altra. Se non investiamo ora, molto probabilmente ci troveremo ad affrontare gli stessi problemi al prossimo shock, sia esso dovuto a uno shock climatico, a uno shock del reddito o a una pandemia", ha dichiarato Alvaro Lario, responsabile del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo.
La crisi alimentare non è una novità: pandemie, guerre, siccità, incendi e inondazioni colpiscono la produzione alimentare e fanno aumentare i prezzi. Dal 24 febbraio, la crisi si è aggravata in molti Paesi dell'Asia e dell'Africa, che dipendono dalle importazioni di cereali da quella regione.
Di recente abbiamo scritto del vertice del G7 in Giappone. In quell'occasione, le economie più progredite e prospere del mondo si sono impegnate a collaborare con l'IFAD per garantire agli agricoltori un ruolo centrale nella risoluzione delle crisi alimentari.
Nel bilancio il governo Trudeau ha tagliato l'assistenza allo sviluppo del 15%, con un calo di 1,3 miliardi di dollari rispetto all'anno precedente.
Tuttavia, il funzionario per lo sviluppo internazionale Harjit Sajjan ha dichiarato che Ottawa prevede di aumentare la spesa per lo sviluppo e la prevenzione delle crisi, dato che i disastri umanitari diventano sempre più frequenti.
L'articolo completo è disponibile solo per i membri della comunità Immigrant.Today. Accedi al tuo account per leggerlo gratuitamente.
