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Gli assistenti di volo canadesi effettuano un "picchetto informativo"

Gli assistenti di volo canadesi effettuano un "picchetto informativo"

Le loro attività non interromperanno i voli o le operazioni aeroportuali.

Martedì scorso si sono svolte manifestazioni di assistenti di volo in quattro grandi aeroporti canadesi. Il motivo erano le ingiuste condizioni di lavoro. Il sindacato CUPE, che riunisce circa 18.500 assistenti di volo, sostiene che i dipendenti lavorano per la maggior parte del tempo gratuitamente.

Per sollevare il problema, gli assistenti di volo del CUPE si sono riuniti all'aeroporto internazionale di Vancouver, all'aeroporto internazionale di Calgary, a Toronto-Pearson e a Montreal-Trudeau per far sentire la loro voce.

"Veniamo pagati praticamente ogni volta che l'aereo è in movimento. Quindi, ogni volta che è necessario presentarsi in uniforme, chiediamo di essere pagati per questo. Tutto ciò che riguarda la sicurezza, la preparazione del servizio, l'imbarco, lo sbarco, le attese... tutto questo genere di cose. Quando ci si presenta in uniforme, si dovrebbe essere orgogliosi di indossarla sapendo di essere retribuiti", ha dichiarato Wesley Lesosky, assistente di volo di Air Canada e presidente della divisione aerea del CUPE.

Tuttavia, i manifestanti hanno dichiarato che la loro protesta non influirà sul lavoro dell'azienda. Lo chiamano "picchetto informativo". Il loro obiettivo è attirare l'attenzione dell'opinione pubblica sul problema e indurre la direzione a riconsiderare lo status quo. La WestJet Comapany ha dichiarato in un comunicato di rispettare il diritto dei propri dipendenti a protestare.

Un portavoce di Air Transat, i cui dipendenti stanno anch'essi picchettando, ha dichiarato che l'azienda sta offrendo una tariffa oraria compensativa "in linea con gli attuali standard del settore".

Questa protesta non ha nulla a che vedere con le proteste di massa dei lavoratori statali in tutto il Canada. Da più di un mese i dipendenti di molti dipartimenti chiedono aumenti di stipendio. Queste proteste hanno rallentato molti servizi, tra cui il Dipartimento dell'Immigrazione. Finora, circa 155.000 persone stanno partecipando alla protesta.

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