Le frontiere rimangono chiuse, i collegamenti aerei con l'India e il Pakistan vietati

Il 21 maggio, il governo del Canada ha annunciato che il regime di frontiere chiuse e il divieto di ingresso per gli stranieri è stato esteso per un altro mese — fino al 21 giugno. Fino alla stessa data, il divieto di viaggiare in aereo in India e Pakistan, che era stato introdotto il 22 aprile a causa della diffusione attiva del ceppo indiano COVID-19, è stato esteso.

Poco prima dell'annuncio ufficiale del governo, Air Canada ha indipendentemente cancellato tutti i voli per l'India per il mese prossimo.

Oltre alle frontiere chiuse, le misure rimangono in vigore per i passeggeri che arrivano dall'estero: test per il COVID-19 prima della partenza, nuovi test all'arrivo, attesa dei risultati dei test in un hotel di quarantena e un altro test all'ottavo giorno di quarantena. Le autorità notano che questo accordo ha dimostrato di funzionare. I residenti canadesi che si trovano in India o in Pakistan possono tornare con un volo di transito attraverso un paese terzo. In questo caso, devono fare il test nel paese di partenza e nel paese di trasferimento.

"Poiché il numero di casi di contaminazione da COVID-19 in India e Pakistan rimane sproporzionatamente alto, abbiamo esteso le restrizioni di volo e i requisiti di test pre-volo da paesi terzi", ha detto il ministro dei trasporti canadese Omar Algabra.

Secondo Howard Nju, vice capo medico della sanità, prevenire le infezioni al confine è fondamentale. Ha notato che meno dell'1% dei viaggiatori che arrivano in Canada ora risultano positivi al test per COVID-19, ma la metà di questi casi sono del ceppo britannico B.1.1.7, e ora il numero di quelli infettati dal ceppo indiano B.1.617 è in aumento.

Le frontiere del Canada sono state chiuse per i viaggi non essenziali per oltre un anno.

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