I canadesi sono il più possibile aperti agli immigrati
I sociologi hanno scoperto cosa pensano i canadesi dell'immigrazione e dei rifugiati e come sono cambiate le loro opinioni negli ultimi anni.
L'Environics Institute of Canada, in collaborazione con la Century Initiative, ha pubblicato i dati di un sondaggio sulle opinioni dei canadesi in materia di immigrazione. Lo studio si basa su interviste telefoniche condotte a 2.000 canadesi nel settembre 2022. È emerso che i canadesi non sono mai stati così accoglienti come oggi.
Dall'inizio del decennio, il Paese ha affrontato una pandemia di coronavirus, disastri naturali, inflazione e impennata dei prezzi delle case, ma il significativo aumento del numero di immigrati non ha rappresentato un problema per i canadesi. Il sondaggio mostra che sette canadesi su dieci approvano l'elevato numero di immigrati nel Paese e ritengono che siano necessari altri nuovi arrivati. Si tratta del più alto livello di sostegno all'immigrazione nei 45 anni di storia di questo sondaggio.
Oltre l'80% dei canadesi concorda sull'importanza dell'immigrazione per sostenere l'economia e aumentare la popolazione del Paese. Da un recente censimento è emerso che due terzi dei nuovi immigrati sono in età lavorativa, il che significa che la maggior parte di loro verserà le imposte sul reddito e sosterrà l'assistenza sanitaria e l'istruzione.
Inoltre, il sondaggio ha mostrato la più alta lealtà di sempre nei confronti dei rifugiati, soprattutto quelli provenienti da zone di conflitto — Ucraina e Afghanistan. Allo stesso tempo, molti intervistati sono preoccupati per i possibili problemi di integrazione sociale dei nuovi arrivati e per la loro imprevedibile influenza sulla cultura e sui valori locali. Ciò è particolarmente evidente in Quebec, la cui politica di immigrazione promuove una cultura e un'identità francofona uniche.
Tuttavia, sempre più persone ritengono che il Paese debba essere aperto a tutte le razze e nazioni senza eccezioni, in quanto il multiculturalismo è un elemento importante dell'identità canadese. Si tratta di un cambiamento importante rispetto a dati simili degli anni '90, quando l'opinione pubblica era quasi equamente divisa sulla questione dell'accettazione delle minoranze nazionali.
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