Le popolazioni indigene del nord dell'Alberta citano in giudizio la provincia
Hanno preso esempio dalla Prima Nazione della Columbia Britannica.
La Nazione indigena dell'Alberta settentrionale ha presentato quella che secondo gli esperti è la prima causa legale della provincia, sostenendo che gli effetti cumulativi dell'industria, dell'agricoltura e degli insediamenti sono così pervasivi da violare i diritti del gruppo. La Duncan First Nation, situata a sud-ovest di Pease River, una città a circa 500 chilometri a nord di Edmonton, sostiene che la provincia ha permesso così tante attività e venduto così tante terre della corona che i membri del gruppo non possono godere pienamente di uno stile di vita costituzionalmente garantito.
La dichiarazione di rivendicazione dice: "L'Alberta ha un modello di comportamento che limita in modo significativo il diritto (della nazione) di cacciare, pescare e usare trappole come parte del loro stile di vita.
Si dice che "gli habitat sono stati distrutti, le terre e le acque degradate, sono state introdotte sostanze che sollevano legittime preoccupazioni di inquinamento e l'inquinamento e le terre sono stati utilizzati per usi incompatibili con l'esercizio continuo e significativo dei diritti del trattato (della nazione)".
L'Alberta, da parte sua, richiede valutazioni degli effetti cumulativi negli studi di impatto ambientale. Tuttavia, i rappresentanti indigeni hanno da tempo affermato che queste valutazioni sono superficiali e poco significative. Dicono che l'Alberta ha continuamente permesso lo sviluppo e l'insediamento delle terre del gruppo, approvando un progetto dopo l'altro senza pensare a come tutte queste azioni si sommano.
Inoltre, è stato riferito che i rappresentanti delle Prime Nazioni non sono stati ascoltati. Jeff Langlois, avvocato della First Nation, afferma che il gruppo è stato coinvolto in tutte le udienze di regolamentazione che hanno riguardato le loro vite, ma senza alcun risultato, e l'azione legale è l'unica opzione rimasta.
A maggio, il gruppo ha inviato una lettera al Primo Ministro Jason Kenney elencando le sue preoccupazioni:
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